martedì 25 dicembre 2012

Morte di una delatrice fascista




La quarta Brigata della divisione partigiana Gin Bevilacqua era composta da tre distaccamenti:
Il Calcagno, il Rebagliati, il Maccari.
Erano tutti nomi di antifascisti fucilati.

Il primo distaccamento il Calcagno era quello meglio organizzato, si sarebbe potuto dire il fiore all'occhiello della quarta Brigata.
Era dislocato in un'ottima posizione e, grazie al grande spazio che lo circondava era stato possibile  montare una tenda supplementare abbastanza ampia che serviva per la convocazione dei partigiani in caso di necessità.

In questo tendone si riunivano i partigiani, si ascoltavano le loro opinioni, in modo che il comando avesse tutte le informazioni utili a prendere le decisioni.

Un giorno fummo convocati d'urgenza per una riunione straordinaria anche noi del Maccari.

La questione era abbastanza insolita.
Era stata catturata una bella ragazza, nota frequentatrice di bordelli per ufficiali nazisti, nonchè spia al loro servizio.

La condanna, inevitabilmente,  non poteva essere che la morte.

La ragazza chiese allora come ultima grazia di poter parlare con tutti i partigiani presenti.

Ricordo che il tendone del Calcagno era pieno completamente.

Ascoltammo in silenzio le sue ragioni.
Negò naturalmente di essere stata al servizio dei nazisti, ma solo una frequentatrice abituale.
Si offrì , per salvarsi, come prostituta per tutti i partigiani.

Che tristezza!
Cosa non si farebbe per salvare la vita!

Naturalmente la sua proposta non ebbe seguito e venne fucilata poco dopo.
La riunione finì e non ricordo nessun lazzo o derisione da parte dei presenti.
Sono passati tanti anni ed il ricordo ancora fa male.

Spero che veramente fosse stata una spia al servizio dei nazisti e non soltanto una ragazza sventata ed imprudente.

Partigiano Remo (Taramasco Giovanni)



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